On the World Mountains

Sulle Montagne del Mondo


On 01 july 1984 at midnight, Ane Kuitse take this picture to Gianni Pais Becher from the top of a inviolated mountain in East Greenland, Ammassalik area. The mountain named "Tasiilaq Mountain" for remember the Tunumiut people from East Greenland. Gianni Pais Becher a mountain guide from Auronzo, in the Dolomites Mountains, located on the north east part of the Italy, near the Austrian border, where he climbed a lot of mountains. Gianni have also organized many mountains and explorer expeditions: on 1974, 1982, 1983, 1984, 1986, 1989 in East Greenland where explore a many glacier and climbed a 50 inviolated mountains. On 1979, 1980 and 1981 explore and climb a mountains in Bolivia and Perù. On 1990, 1991 and 1992 explore and climbed a inviolated mountains in Mongolia. On 1996 and 1997 explore and climbed a  inviolated mountain on the Amdo, a Autonome Tibetan Prefecture in China.

E' mezzanotte del 1 luglio 1984, quando la groenlandese Ane Kuitse scatta questa foto a Gianni Pais Becher, dalla vetta inviolata appena raggiunta per la prima volta, che sarà battezzata "Cima Tasiilaq" per ricordare il villaggio della costa Orientale della Groenlandia, dove nel 1884 l'esploratore danese Gustav Holm individuò 413 Inuit Tunumiut, gli unici sopravvissuti delle migliaia de Inuit emigrati dall'Asia attraverso lo Stretto di Bering e morti di fame e di sofferenze.
Una delle vette raggiunte dalla Spedizione Alpinistica Internazionale organizzata per festeggiare il centenario 
dell'arrivo dell'esploratore danese Gustav Holm a Tasiilaq nell' area di Angmagssalik.
Partecipanti: Gianni Pais Becher capospedizione, Mauro Corona, Maurizio Dall'Omo, Luciano Zardini, Antonio Colli, Peter Podgornik, Janko Humar, Ane Kuitse, Ferdinand Make,
Luciano De Crignis, Lino Di Lenardo, Cristina Smiderle, Fabio Delisi e  Roberto Mazzilis. 
Durante la spedizione sono state salite ben 20 cime inviolate ed aperto 28 vie nuove,
tra le quali alcune di estrema difficoltà.
Per la prima volta nella storia dell'alpinismo,
due Inuit: Ane Kuitse e Ferdinand Maqe, hanno preso parte attivamente ad una
spedizione alpinistica.
Una delle cime inviolate da loro scalate è stata chiamata
Cima Tasiilaq, il nome del villaggio dove sono nati e cresciuti. Un altra è stata
chiamata cima Tiniteqilaq, un piccolo villaggio sul fiordo Sermilik.
Lo scultore Mauro Corona ha inoltre effettuato un interessante interscambio di tecniche di incisione con i più affermati scultori di Angmagssalik. Vicino al porto del villaggio di Tasiilaq, abbiamo allestito un improvvisata palestra di roccia, dove i bambini hanno imparato la tecnica di arrampicata, dimostrando doti di equilibri eccezionali.

 

 

 

 




The International Mountain Expedition to East Greenland*Ammassalik Area 1884-1984* On the Centenary of the Discovery of the Tunumiut Inuit.
Da sinistra in basso (from the lower left): Mauro Corona, Gianni Pais Becher capospedizione (leader), Maurizio Dall'Omo, Cristina Smiderle, Lino Di Lenardo.
In piedi da sinistra (standing are): Roberto Mazzilis, Fabio Delisi, Antonio Colli, Janko Humar, Ferdinan Maqe, Ane Kuitse, Peter Podgornik, Luciano De Crignis and Luciano Zardini.


 
Durante la mia attività di alpinista e Guida Alpina, ho organizzato e partecipato a numerose
Spedizioni Alpinistiche, Esplorative e Scientifiche in varie località del mondo.
 
Dando seguito alle pressioni di amici e conoscenti, ho deciso di iniziare ad inserire
in questa pagina le notizie più importanti dei miei viaggi intorno al mondo.
 
1974: Groenlandia Orientale distretto di Angmassalik.
Partecipanti alla Spedizione alpinistico esplorativa:
Elziro Molin Poldedana, Alberto Berti, Claudio De Zordo, Eraldo Pais Becher,
Giuseppe Macchietto, Giuseppe Barbieri, Enzo Lancellotti e Gianni Pais Becher.
Nella zona compresa tra il ghiacciao Karale ed il Ghiacciaio Knud Rasmussen abbiamo
salito molte cime inviolate e percorso alcuni ghiacciai sconosciuti.
La spedizione era stata organizzata per festeggiare il Centenario di fondazione della
Sezione Cadorina del C.A.I diAuronzo.
 
1979: Spedizione alpinistica in Bolivia nella Cordillera Real.
Partecipanti: Giuliano De Marchi, Agostino Da Polenza, Rolando Menardi, Marco Corte Colò,
Pietro Vecellio Salto, Piero Valmassoi e Gianni Pais Becher.
Durante la spedizione è stata aperta una via nuova sulla parete est dell'Hancohuma, 
imponente montagna alta 6427 metri ed una via nuova sul Viluyo quarto.
 
1981: Gianni viene invitato a partecipare alla spedizione alpinistica Friulana al
Nevado Sarapo nella Cordillera di Huayhuash in qualità di organizzatore dei
servizi logistici in Perù.
Durante la spedizione è stata  aperta una difficile via nuova sulla parete sud del Nevado Sarapo.
Partecipanti alla Spedizione:
Sergio De Infanti (capospedizione), Rodolfo Sinuello, Silvio Antoniutti, Lucio Anziutti, Mario Cedolin, Nico De Santa,
Tonino Cella, Luciano De Crignis, Cristina De Crignis, Bruna De Florian, Lino Di Lenardo,
Stefano Sinuello, Mario Qualizza, Geminiano Veritti, Mario Casanova, Edoardo Busetto, Daniele
Eirlich, Enea Gavazzi, Alberto Madrau, Elio Pezzano, Adriano Ursella, Fausto Sala, Jamanca e
Gianni Pais Becher.
 
1982: Spedizione alpinistica Veneto Friulana in Groenlandia Orientale.
Partecipanti: Gianni Pais Becher capospedizione, Maurizio Dall'Omo, Gigi Dal Pozzo,
Oliviero Olivier, Daniele Zandegiacomo Bianco, Gianni Pais De Gabriel, Stefano Sinuello,
Geminiano Veritti, Lucio Anziutti, Nico De Santa, Marino Di Lenardo, Tonino Cella,
Ferruccio Svaluto Moreolo, Enea Gavazzi e Anna Sberla.
Durante la spedizione abbiamo salito molte cime inviolate con difficoltà su roccia
e su ghiaccio di livello estremo.
 
1983: Gianni Pais Becher accompagna in Groenlandia Orientale un gruppo dell'Associazione
Italiana Amici della  Groenlandia. Abbiamo effettuato alcune prime ascensioni.
Lo scopo principale della spedizione era: il tentativo di installare le basi per un proficuo interscambio culturale
tra la Groenlandia e l'Italia.
 
1984: Spedizione alpinistica Internazionale organizzata per festeggiare il centenario
dell'arrivo dell'esploratore danese Gustav Holm a Tasiilaq nell' area di Angmagssalik.
Partecipanti: Gianni Pais Becher capospedizione, Mauro Corona, Maurizio Dall'Omo,
Luciano Zardini, Antonio Colli, Peter Podgornik, Janko Humar, Ane Kuitse, Ferdinand Make,
Luciano De Crignis, Lino Di Lenardo, Cristina Smiderle, Fabio Delisi e  Roberto Mazzilis.
Durante la spedizione abbiamo salito 20 cime inviolate ed aperto 28 vie nuove,
tra le quali alcune di estrema difficoltà. Per la prima volta nella storia dell'alpinismo,
due Inuit: Ane Kuitse e Ferdinand Maqe, hanno preso parte attivamente ad una
spedizione alpinistica. Una delle cime inviolate da loro scalate è stata chiamata
Cima Tasiilaq, il nome del villaggio dove sono nati e cresciuti. Un altra è stata
chiamata cima Tiniteqilaq, un piccolo villaggio sul fiordo Sermilik.
Lo scultore Mauro Corona ha inoltre effettuato un interessante interscambio di
tecniche di incisione con i più affermati scultori di Angmagssalik.
Vicino al porto del villaggio di Tasiilaq, abbiamo allestito un improvvisata
palestra di roccia, dove i bambini hanno imparato la tecnica di arrampicata,
dimostrando doti di equilibri eccezionali.
 
1986: Spedizione alpinistico - scientifica in Groenlandia Orientale.
Lo scopo era quello di aprire una via nuova sulla difficile parete nord dell'Ingolffjeld meglio
conosciuto come l'Eiger della Groenlandia.
A quello si è aggiunta una spedizione scientifica organizzata in collaborazione con il
Centro Studi Ligabue di Venezia ed il Museo di Storia Naturale della stessa città.
Partecipanti:
Gianni Pais Becher (capospedizione), Peter Podgornick e Ferruccio Svaluto Moreolo (alpinisti).
Lorenzo Bonometto, Francesco Mezzavilla e Luca Missan (ricercatori).
Pierantonio Zago e Sergio De Longhi (radioamatori).
 
1989: Gianni Pais Becher organizza un altra spedizione in Groenlandia Orientale
alla quale partecipano:
Gastone Lorenzini (finanziatore ed alpinista) e la guida alpina di Misurina Elziro Molin Poldedana.
Anche durante questa spedizione, abbiamo salito alcune cime nuove che portano a oltre
cinquanta montagne inviolate il totale delle cime salite durante le sei spedizioni in
Groenlandia Orientale guidate da Gianni Pais Becher.
I reportage completi delle spedizioni sono stati riportati dalle riviste del settore:
Rivista mensile del C.A.I., Lo Scarpone, Alp ed American Alpine Journal.
L'Istituto Geodetico Danese con sede a Copenaghen, ha ricevuto le relazioni
complete di mappe, dove sono segnate la localizzazione delle cime.
Inoltre il Centro Studi Per La Montagna di Torino ha ricevuto tutte le nostre relazioni
alpinistiche.
 
Nel 1990 inizia il lungo viaggio che porterà Gianni Pais Becher in Asia, durante gli anni:
1990, 1991, 1992, 1995, 1997.
Dapprima in Mongolia dove riceverà l'importante incarico di rappresentante ufficiale in
Europa, del Mongol Altai Club e della Mongolian Mountaineering Union.
In Mongolia salirà alcune cime inviolate e la montagna Sacra dell'Otgon Tenger.
In seguito raggiungerà l'Amdo Tibetano, portandosi fin alle sorgenti del fiume Giallo
e salendo una cima inviolata nel gruppo dell'Amnye Machen, la montagna Sacra ai tibetani. La montagna, intorno alla quale hanno pregato in ginocchio migliaia di tibetani, è stata resa famosa dall'esploratore Leonard Clark, che l'aveva quotata come la più alta del mondo. La montagna è stata difesa e guardata a vista nei secoli, dalla tribù degli Golok o Ngolok. Uomini e donne dai tratti somatici fieri che si differenziano da quelli dei cinesi e degli stessi tibetani.

 

 


 

Gianni Pais Becher on Mongolia

Gianni Pais Becher on the Altai mountains in Mongolia whit a Uriankai family.
Durante le spedizioni alpinistiche ed esplorative, che ho effettuato in anni diversi sulle montagne del mondo, ho sempre cercato
di privilegiare i rapporti umani con le popolazioni locali, cercando di imparare il più possibile della loro cultura e delle
loro tradizioni.
In questo modo ho potuto acquisire un bagaglio di esperienze e di conoscenze che mi hanno aiutato a crescere e che mi hanno
dato la possibilità
di capire finalmente quale dovesse essere la vita dei miei antenati tra queste
montagne. I popoli che abitano le altitudini del mondo hanno molte cose in comune. Hanno tratto la loro sopravvivenza soprattutto dalla pastorizia e dall'allevamento del bestiame, così in Mongolia come in Cadore.
La donna e le bambine che appaiono in questa foto, appartengono all'etnia Uriamqa e vivono in Mongolia a 3000 metri - su un altopiano che s'innalza sotto al massiccio della Tsast Uul - nella catena dei monti Altai.
Nel 1992, dopo aver scalato le montagne che sovrastavano le loro tende, hanno voluto che fossi loro ospite.
Batogtok, il marito della signora Erdenetuya, mi ha prestato il suo deli (tunica tradizionale dei mongoli) ed il suo cappello, perchè mi considerava uno della loro famiglia.
Ho dormito nelle loro tende, ho pascolato le loro pecore, munto i loro yak, sono uscito di notte più volte a scacciare i lupi che insidiavano le loro greggi.
Prima di andarmene mi hanno regalato un cavallo. Volevano che lo portassi con me in Italia per ricordarmi per sempre di loro.
Quando ho fatto capire che non potevo portarlo con me, mi hanno detto che lo custodiranno loro fino al mio ritorno.
Grazie amici miei, tornerò a trovarvi, tornerò ad abbracciarvi stretti e a cavalcare ancora sull'altopiano insieme a voi.


 

GiannieBoldBaatarsullavettadellamontagnaSacradellaMongolia

 

gianniebold
Il 2 luglio 1991 Bold Baatar, Gianni Pais Becher ed Edy Gansbacher raggiungono la vetta dell' Otgon Tenger "La Montagna Sacra della Mongolia" per una via nuova. Durante l'ascensione trovano i resti di un aereo caduto sulla montagna molti anni fa.
Nella foto: Bold Bataar e Gianni Pais Becher sulla vetta dell'Otgon Tenger.



 
 
 
 
 
 
 
 
Spedizione alpinistica in Groenlandia "Club Alpino Italiano di Auronzo". Organizzata nel 1974 per festeggiare il centenario di fondazione della Sezione Cadorina del C.A.I. di Auronzo.
Da sinistra in basso: Pippo Barbieri, Enzo Lancellotti, Claudio De Zordo.
Da sinistra in alto: Giuseppe Macchietto Riode, Elziro Molin Poldedana, Alberto Berti, Gianni Pais Becher ed Eraldo Pais Becher.
 


 

giannianeeferdinan

Ane Kuitse e Ferdinan Maqe,
i primi Inuit nella storia dell'alpinismo a scalare una cima inviolata -accompagnati da Gianni Pais Becher e Fabio Delisi- festeggiano felici la loro impresa.
Si fermeranno sulla vetta della cima Tasiilaq fino all'una, in tempo per vedere il sole che accarezzando la calotta glaciale, non tramonta ma  torna a salire all'orrizonte.
Quell'ascensione resterà impressa nella storia dell'alpinismo, come la prima effettuata da Inuit della Groenlandia Orientale. 


 

tunumiutegianniauronzo

giannietunumiut
Nel 1987 gli Inuit Tunumiut della Groenlandia Orientale -Distretto di Ammassalik- provenienti dagli insediamenti di Tasilaaq, Kuummiut, Kulusuk, Tineteqilaaq, Sermiligaaq ed Isertoq, decidono di fare una tournè in Europa.
In Italia si esibiranno allo stadio del ghiaccio di Auronzo, su invito del loro amico Gianni Pais Becher.
L'esibizione ripresa sia dalle reti Rai sia da quelle Mediaset, otterrà un successo imprevidibile.
Lo  stadio era affollato all'inverosimile e la manifestazione avrà un eco importante sulla stampa nazionale ed internazionale.

 

tunumiutegianniauronzo



paulinemaratse

Pauline Maratse, la donna che danza con il "krida", è la discendente di uno sciamano di Sermiligaaq.
Fa parte del gruppo folcloristico "Inngerasiler Tassilamiut".
Durante la sua esibizione lo stadio del ghiaccio di Auronzo si è infiammato scoppiando in fragorosi applausi che l'hanno costretta a ripetere per ben due volte la sua danza rituale.



 
 
 
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